Alle 6 a Perpignan scendo con ritardo
corro come un gattopardo
vedo lontano il treno, il baluardo…
ma non mi aspetta, sto bastardo!
Organizzo la controffensiva
lunga fu la marcia successiva
così ricompro quasi tutti i biglietti
per regionali e diretti.
Scorgo la luce sulmare albeggiare
e la bellezza mipar di assaporare.
ATolosa faccio colazione
ma non mi allontano dalla stazione
Riparto poi su diun treno locale
in un recupero del tempo trionfale
Vedo improvvisa Lourdes in lontananza
desidero una maggiore vicinanza.
Ma igiorni liho contati
e ignoro questi pensieri affrettati.
Fu l’errore più rimpianto
di un viaggio quasi santo.
Già conto di guadagnare un giorno
ma il treno si ferma in un luogo disadorno
e aspetto con rammarico
la ripresa dime e del carico.
Alle 17 a Bayonne arrivo stanco
e fino alla cattedrale alquanto arranco
entro in un portone addobbato a fiori
ma per un funerale mi caccian fuori.
Il vento fischia sulponte di Garonna
così mi riparo vicino ad una colonna
infin trovo rifugio in una chiesetta deserta
e tranquillo mi compiaccio della scoperta.
All’ora della partenza non sono solo
4 tedeschi e un inglese e mi consolo
La strada è tutta una curva che sale e scende
e intanto la pioggia cade e ilbuio sidistende.
ASan Jean cimassacra un temporale
ma ridiamo perchè alto è ilmorale
Anneghiamo salendo nel buio quasi totale
cercando sveltiuna direzione eventuale
infine troviamo la porta chiusa
e la situazione si fa confusa.
Ma accortidi aver sbagliato porta
ci accoglie una vecchietta un po’ storta.
Cimostra il cammino di domani con molta premura
e mi indirizza verso una casa in pianura
Qui tutti allegrimidispensano consigli e mangiare
e midanno una conchiglia per ben figurare
infine midicono 40 euro devi pagare
e nelpensiero mi sale qualcosa divolgare.
Perpignan
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